Isernia è immersa nel verde e nella tranquillità della campagna molisana; è circondata da verdi colline, prati naturali e boschi di quercia.
Isernia è immersa nel verde e nella tranquillità della campagna molisana; è circondata da verdi colline, prati naturali e boschi di quercia. Il panorama alterna il giallo dei campi di grano, il rosso dei papaveri, al verde dei boschi.
I dintorni della zona sono mete interessanti; è circondata da paesi feudali che mantengono un’atmosfera antica. Il panorama è incantevole, vicinissimo a numerosi tratturi, usati in passato per le Transumanza. Ideale per passeggiate ecologiche, trekking e mountain bike.
Innumerevoli sono le bellezze storiche della città di Isernia. La città di Isernia fu fondata tra il IV e il III secolo a.C. Al termine delle guerre sannitiche fu ripopolata dai Romani. Successivamente continuò a subire distruzioni, da parte di Silla nell’84 a.C., dai Vandali nel V e VII sec. E dai Saraceni. Nella sua storia si ritrovano tracce normanne, sveve e aragonesi. Nel 1743 la città divenne “città regia”. Fu duramente colpita dalla seconda guerra mondiale.
Oggi nella struttura della città si possono individuare due agglomerati: il borgo antico e la città moderna. Il borgo antico è adagiato sul crinale collinoso lambito dal Carpino e dal Cavaliere; è ancora individuabile l’antico “decumano” da cui si dipartono innumerevoli vicoli.
Nella visita al borgo antico si possono ammirare stralci della possente opera “quadrata” del III sec. a.C.: le mura ciclopiche. La visita nel centro storico rivelerà edifici che conservano forme medievali e torrette difensive.
Sono di grande interesse:
la chiesa di San Francesco e Sant’Antonio, con il portale romanico;
il Palazzo San Francesco, sede del Municipio;
la piazza Celestino V che accoglie la “Fontana Fraterna“, simbolo della città (risalente al XIII secolo, costruita con elementi tratti dal mausoleo della Famiglia Ponzia), la chiesa Concezione ed il Museo Civico della Storia e della Memoria;
la Cattedrale di San Pietro, costruita sui basamenti di un tempio romano costruito a sua volta su impianto di età italica (III sec a.C.); all’interno della chiesa, grazie a speciali pavimenti vetrati, sono visibili le varie stratificazioni altomedievali e medievali della struttura; l’adiacente campanile trecentesco conserva un’ampia apertura con arcata ogivale;
la chiesa Santa Chiara;
i ruderi della chiesa di Santa Maria delle Monache (XVI sec.), che conservano il colonnato con capitelli romani; adiacente, negli spazi dell’ex monastero, vi è il Museo Archeologico, con importanti ritrovamenti di varie epoche;
la Piazzetta Sant’Angelo, con la fontana in pietra;
la chiesa San Pietro Celestino;
l’ Eremo dei Santi Cosma e Damiano, appena ai margini del borgo storico;
gli Scavi ed il Museo del Paleolitico; l’accampamento dell’Homo Aeserniensis, scoperto nel 1979 in località “La Pineta”, è uno dei più antichi siti preistorici d’Europa, risalente a 730.000 anni fa; rappresenta uno dei rarissimi esempi conosciuti in Europa di insediamento all’aperto con strutture predisposte per l’abitazione umana; all’interno del Museo il visitatore percorre un itinerario didattico che illustra i vari ritrovamenti e può inoltrarsi nella ricostruzione dell’habitat dell’epoca.